mercoledì 12 novembre 2008

Il Percorso Botanico di Torre Guardiola-PN5T

Lo scorso Martedì e oggi ho accompagnato lungo il Percorso Botanico di Torre Guardiola, nel Parco Nazionale delle Cinque Terre quattro classi dell’Istituto Comprensivo di Lerici. Si trattava di un programma organizzato dall’ Agenzia Viaggi del Parco che coinvolgeva anche Sabrina, una collega Guida Turistica. Ci siamo divisi le classi e mentre un gruppo faceva con me il percorso botanico, l’altro seguiva sabrina lungo la Via dell’Amore fino a Manarola e nei vigneti. Nel pomeriggio poi i gruppi si invertivano. Il programma dura due giorni e domani, dopo aver pernottato all’Ostello Ospitalia dei Mari a Levanto è prevista la visita ai Limoneti di Monterosso.

Il percorso botanico di Torre Guardiola
Il percorso è ricavato all’interno di una vecchia area militare dismessa della Seconda Guerra (leggi scheda più sotto). Vi si può accedere dall'abitato dei Riomaggiore imboccando il sentiero che parte dalla marina, oppure dall’alto lungo la strada che da Riomaggiore sale alla Litoranea. Lungo il tragitto si incontrano efficaci cartelli informativi che spiegano con parole semplici le diverse essenze della flora, i tipi di vegetazione (la macchia mediterranea, la gariga, le alofite, ecc.) e l’ecologia di questi ambienti. E’ anche possibile praticare birdwatching, e osservare i numerosi uccelli della macchia (Occhiocotto, sterpazzola, ecc), i gabbiani e i falchi che nidificano sulla costa, senza contare le presenze stagionali durante il periodo delle migrazioni; un vero paradiso per gli appassionati di avifauna.













Fruibilità: Il sentiero che dalla marina sale alla “Batteria” in circa 20 minuti è ben protetto ma in alcuni tratti piuttosto ripido, da consigliare quindi solo a chi non ha particolari problemi di deambulazione o vertigini. Come già detto invece il percorso che inizia dall’accesso principale scendendo alla “Batteria” è accessibile a tutti e molto panoramico.
Per l’accesso occorre pagare un biglietto: 1,5 € singoli, 2,5 grp familiari, ingreso gratuito per i possessori di 5Terre Card (maggiori info nei centri accoglienza del Parco)

Il centro di educazione ambientale: si tratta di una moderna struttura servita da un’aula didattica dotata di due computer e diversi microscopi binoculari, sale studio, centro congressi, archivi multimediali. In questa ed in altre strutture ricavate dal recupero delle vecchie batterie si svolgono durante l’anno corsi e congressi promossi dal Parco e dal Centro di EA. Fino allo scorso anno si occupavano della gestione della struttura: Fulvio Dente, Maria Berettieri, Cristina Berettieri, Daniele Tringali, competenti biologi e naturalisti

Note storiche su Torre Guardiola-o “Batteria Racchia”
Quest’area occupava una posizione strategica per il controllo e la difesa della costa, godendo di un vasta visuale che oggi per fortuna apprezziamo per motivi più pacifici. Essa faceva parte di un vasto sistema, allestito dalla Regia Marina, a difesa dell’Arsenale Militare della Spezia trasformato poi dai tedeschi dopo l’Armistizio in una batteria antiaerea. I Tedeschi la abbandonarono il 24 aprile 1945. Successivamente l’area fu bonificata dalla nostra Marina e venduta al Comune di Riomaggiore. In tutta l’area sono presenti bunker e casematte in parte recuperate ed adibite in aule studio e centro accoglienza mentre rimangono visibili i basamenti in cemento con gli ancoraggi dei cannoni della contraerea. Per maggiori info clicca
QUI

La giornata con i ragazzi dell’Ist. Comp. di Lerici
Abbiamo incontrato i ragazzi e gli insegnanti alla stazione ferroviaria della Spezia per prendere il treno delle 10 e arrivare in pochi minuti a Riomaggiore. Qui ci aspettava uno dei bus ecologici a metano del Parco che ci ha portato davanti all’entrata principale del percorso botanico, lungo la strada che dal paese sale alla Litoranea. Da qui la nostra visita prosegue in discesa, lungo una stradina, accessibile anche ai disabili, che attraversa la macchia mediterranea tra meravigliosi scorci. Verso W si stende la costa e borghi delle Cinque Terre con il Promontorio del Mesco posto a confine di questo piccolo mondo oltre al quale nelle belle giornate si vede tutto l’arco della Liguria, il promontorio di Portofino e le Alpi Marittime, mentre a Est la costa di Tramonti le isole Palmaria, Tino e Tinetto. Verso Sud il “vasto mare” al cui orizzonte si possono scorgere le isolette dell’Arcipelago Toscano e la Corsica.!
Con i ragazzi abbiamo parlato ovviamente delle essenze della macchia, della differenza tra flora e vegetazione e degli adattamenti delle piante al clima mediterraneo. Come sempre mi sono divertito a spaventarli un po' con il lattice velenoso dell’Euphorbia arborea ma anche stavolta non è morto nessuno ;-)

Circa a metà percorso incontriamo l’edificio che
ospita il centro di EA che ci è stato messo a disposizione nel caso ci avesse sorpreso il temporale che da un po di giorni imperversa. Un po' più avanti troviamo l’ingresso dei cunicoli sotterranei scavati dai militari durante il periodo bellico. Li si può attraversare sbucando nei pressi di una casamatta (vi lascio immaginare il divertimento dei ragazzi!), mentre poco più sotto si trova il centro accoglienza-bar davanti al quale si trova una terrazza panoramica con tavoli e sedie.
Il percorso
potrebbe proseguire continuando a scendere fino alla spiaggia di Riomaggiore ma oggi è chiuso per motivi di sicurezza a causa delle piogge di questi giorni. Eh si, purtroppo questi ragazzi sono stati un po' sfortunati con la pioggia ma forse eravamo più noi a lamentarci che loro! La cosa incredibile è constatare che per molti di questi ragazzi, quindicenni, era la prima volta che venivano nelle Cinque Terre! Possiamo perdonare allora un po tutta l’allegra confusione che hanno fatto, perché in fondo sono stati simpatici e insieme ci siamo divertiti. In particolare devo ringraziare la 3° A che oggi pomeriggio è stata infettata dal morbo della “belinite” acuta e non la smettevano più di ridere. Sarà per la vergogna quindi che nella foto si coprono il viso?
Ciao a tutti ragazzi e auguri per la promozione visto che siete in terza!






Carrambata: piccola nota personale, vera e propria “Carrambata” : una delle insegnanti che accompagnavano i ragazzi è stata anche la mia proff. di artistica delle SM Poggi di Lerici! Aiuto! Sono passati 24 anni! Un bacione Prof.!

Note stonate: l'ailanto, anche qui si sta diffondendo...
















Bibliografia: vi segnalo un interessante libricino sull’avifauna del Parco Nazionale
Luca Baghino, Guida agli uccelli del Parco Nazionale delle Cinque Terre, 2002-LIPU Lega Italiana protezione uccelli (In vendita dei centri accoglienza)



Foto: Vagobrado e Sabrina, un po sfiniti al termine della giornata...

1 commento:

TRIVAGO ha detto...

Ciao, il tuo bellissimo racconto è stato linkato su TRIVAGO; Trovi il link sul mio nik!! GRAZIE e a PRESTO!!