venerdì 12 dicembre 2008

La Strada di Redemè-percorso ad anello da Loc. Vignale

Durante l’inverno con le giornate ancora corte mi piace appena possibile fare due passi vicino casa senza essere costretti a lunghi giri in auto per raggiungere la meta. E in questo sono fortunato perché sulle colline che circondano La Spezia si sviluppa un’ intricata trama di scalinate, mulattiere, strade militari e sentieri facilmente raggiungibili e ben esposti tanto da godere quasi sempre di un piacevole clima. Ricordo di aver cominciato a scoprire questo patrimonio di scalinate leggendo la guida del Danesi e quindi con quelle dello Spinato. Le pubblicazioni del compianto Giovanni Spinato rappresentano un completo e minuzioso catalogo di questa grande rete pedonale, a cui è bene fare sempre riferimento per quanto riguarda segnaletica e numerazione e per mantenere memoria di questo pubblico patrimonio. Questa che segue è la descrizione dell'escursione del 17 febbraio 2007 in compagnia di Stefano.





L'escursione in breve:
Il percorso parte sulla via per il Monte Parodi, nei pressi del capolinea della linea dell’autobus “Vignale” (373 m slm). E’ questa la quota che stabilisce il confine tra i coltivi con case sparse verso il basso e il bosco misto a castagno leccio e carpino nero alle quote superiori. Dal capolinea, dopo pochi metri di asfaltata salendo verso il Parodi, si prende a sinistra la scalinata selciata (segnavia CAI bianco e rosso, sent 4p) in pietra interrotta poco più avanti da un’altra strada asfaltata che termina a Villa Baffico. Si segue questa strada (indicata sulla carta come sent “b”) ignorando invece la scalinata che continua a salire (4p). Il percorso prosegue senza grandi dislivelli, praticamente in piano, transitando di fianco ad alcune case dall’aria un po' trascurata, godendo di un bel panorama sulla città, le Alpi Apuane e l’Appennino. Si costeggiano a monte le mura di Villa Baffico mentre la strada ora si fa sentiero e si inoltra nel bosco in leggera salita (in realtà un bosco secondario cresciuto sulle antiche coltivazioni terrazzate)
Da qui in avanti il percorso (sent 4q-detto “Strada di Comiago”) prosegue a mezzacosta attraversando la vallata di Biassa appena sotto il monte omonimo; si supera Fosso di Serè, F.so Redemè, Canale di Piazza fino ad incrociare il sent 4e in loc. Ciosetta (476) m proveniente da loc. Sella di Carpena (Osteria Paradiso) a Biassa (342 m). Tra F.so Redemè e Canale di Piazza si raggiunge la quota più elevata del nostro giro sotto loc. Campodormo (500 m slm).
Da Biassa si chiude l’anello percorrendo il sent 4ì (Strada di Redemé) fino al Santuario della Madonna della Guardia (284 m) da dove si ritorna al capolinea, percorrendo un tratto di strada asfaltata (sent c e 4p) tagliata in parte da una scalinata che sale a Bersedo. Di fatto la via del ritorno coincide con la variante bassa dell percorso Alta Via del Golfo (AVG2). Notizie su Biassa



Percorribilità: in considerazione delle condizioni attuali del sentiero, si sconsiglia vivamente di avventurarsi lungo i sentieri citati a meno di non essere escursionisti esperti e tenendo sempre presente che non tutto il persorso è regolarmente segnato e che in alcuni tratti risulta essere esposto e/o infrascato!! A vostro rischio e pericolo quindi!!
Segnavia: segnavia curati dal CAI un po' logori, sent b e 4q non segnati (segni scomparsi?)
Dislivello totale in salita: 205 m

Lunghezza: 6,5 km (misurata con il curvimetro)

Tempi percorrenza: breve giro di mezza giornata; 1 h e 30’ circa per raggiungere Biassa, 1 h 15’ circa per il ritorno
Presenza di acqua potabile: solo a Biassa
Punti di appoggio e ristoro lungo il tragitto:
a Biassa volendo trovate bar, trattoria e pizzeria.

Collegamenti e mezzi di trasporto: da La Spezia linea 15 Via Chiodo-La Foce-Vignale-Parodi; da Biassa linea 19 per La Spezia (consulta orari autobus ATC)



Caratteristiche del fondo: breve tratto di asfaltata dal capolinea all’imbocco della scalinata in pietra che però si lascia quasi subito per riprendere una stradina vicinale asfaltata fino a Villa Baffico. Da qui, sentiero fino a Biassa, a tratti selciato e segnalato da cippi del DM. Questo tratto può presentarsi infrascato e ostacolato da alberi abbattuti in particolare nella sua seconda porzione quando si attraversano i fossi e un disordinato bosco di robinia, sambuco e vitalbe. Da Biassa il sent. di Redemé costeggia stretti muri a secco dei coltivi ed in alcuni brevi tratti risulta esposto, non adatto a chi soffre di vertigini. Il sentiero si immette sulla strada sterrata che serve la galleria della SNAM e che ne ha devastato la fisionomia. La sterrata prosegue in piano terminando al Santuario della Mad. della Guardia. Da qui si prosegue su strada asfaltata, con un breve tratto su scalinata in pietra fino al capolinea.

Ambienti e note naturalistiche interessanti: piacevoli coltivi terrazzati con ulivi, alberi da frutto e orto tra il capolinea e Villa Baffico, nei dintorni di Biassa e tra Mad. Della Guardia e Capolinea. Questi ambienti seppur antropici offrono splendide fioriture tra l’altro, di orchidee selvatiche (Orchis morio, Orchis papilionacea, Orchis provincialis, Serapias spp.). Le formazioni boschive più interessanti sono i Carpineti a carpino nero tra Villa Baffico e Biassa dove è possibile osservare un bellissimo esemplare di cerro-sughera purtroppo rovinato da un fulmine o dal peso della neve qualche anno fa. Intricato e un po' difficoltoso il breve tratto invaso da una boscaglia di robinia,vitalbe e sambuco nero prima di arrivare a Biassa.

Perchè ve lo consigliamo: panoramico, insolito, nostalgico, è assolutamente necessario percorrerlo con continuità per tenerlo “vivo” ed impedire che arroganti localismi finiscano per prevalere, sottraendolo per sempre al piacere e allo spirito di tutti coloro che volessero percorrerlo (“vedi note stonate e degrado”)

Note stonate e degrado: nei pressi del capolinea del Vignale la bella lecceta esposta ad est è stata devastata recentemente dalla costruzione di un fabbricato circondato da un’antiestetica quanto inutile recinzione in cemento e ferro. Sentiero privo di segnaletica a tratti infrascato ed interrotto da alberi abbattuti tra Villa Baffico e Biassa. Strada di Redemè interessata da una vecchia discarica abusiva sotto l’abitato di Biassa e in alcuni tratti la vegetazione è cresciuta qual tanto da rendere difficoltoso e un po' esposto il transito. La strada sterrata della SNAM che anni fa ha interrotto la Strada di Redemè presenta la segnaletica CAI quasi fino al Santuario della Mad. della Guardia dove qualcuno ha provveduto a cancellarla :-((. La strada è interrotta da una sbarra e per chi proviene dal Santuario non è per nulla chiaro dove proseguire per raggiungere Biassa. Un residente in transito con l’auto in quel punto ci rimprovera per essere passati da li sostenendo che la strada è privata. Carta alla mano gli facciamo capire che si sbaglia e rimane un po' imbarazzato di fronte alla nostra sicurezza ma ci tiene a dire che “per questa volta passi, ma è meglio non transitare da qui perché è comunque una strada privata”. Questo è purtroppo uno dei tanti casi di strade, sentieri e scalinate pubbliche “dimenticate” dalle istituzioni, letteralmente rubate alla collettività!

Cartografia:
-La Spezia Ovest-carta escursionistica 1.25000-Studio cartografico italiano-Genova
-Cinque Terre-Golfo della spezia-Momtemarcello-Carta turistica e dei sentieri scala 1:25000-ed. Mutigraphic-Firenze
Bibliografia essenziale:
-G. Spinato, Guida dell’Alta Via del Golfo della Spezia-Studio Cartografico Italiano, Genova
-M. Danesi, Golfo della Spezia, guida agli antichi sentieri,Sagep editrice 1991
Note sulla “Strada di Redemé”
Strada comunale che collega Biassa al santuario della Mad. della Guardia servendo i coltivi terrazzati di Biassa particolarmente fertili e ricchi di acqua. I Biassei la utilizzarono per raggiungere la Nevea del Vignale portando grano e castagne al mulino del posto quando ormai il Mulino Rossi era in rovina. L’abbandono del sentiero iniziò attorno agli anni ’60 del secolo scorso è durò un trentennio finchè fu individuata come logico percorso sul quale far transitare l’AVG (Alta Via del Golfo). I volontari del C.A.I. della Spezia si adoperarono in un massiccio e meritorio intervento di recupero che oggi andrebbe ripetuto. Successivamente il percorso dell’AVG principale fu individuato a quote superiori (appena sotto il M. Parodi) mentre la Strada di Redemé fu indicata come variante bassa (AVG2), ma ben presto dimenticata. Il tratto terminale fino al Santuario il sentiero è stato distrutto dalla costruzione della strada sterrata che serve la galleria SNAM del Parodi

Sceneggiatura, personaggi, interpreti ed antefatti…
Un bel giro in compagnia dell’Amico Stefano Bandini, Dottore Forestale che proprio in questi boschi fece la sua Tesi di Laurea

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